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PERCHE’ FARE YOGA?
Lo yoga è considerato la disciplina per eccellenza per chi è alla ricerca di tranquillità e serenità, dapprima con se stessi e poi con il mondo che ci circonda.
Comprende vari stili, ma in particolare è nella forma di Hatha Yoga che ognuno riesce a trovare la chiave di lettura di se stessi, motivo per cui si inizia il percorso di benessere psico-fisico. Si tratta di una serie di esercizi che legano la mente al fisico, ma, a differenza di quello tradizionale, l’Hatha yoga è la forma di yoga che va oltre l’aspetto religioso e meditativo, privata appunto dei significati spirituali. Può essere riduttivo intrappolare l’Hatha yoga in tale definizione, ma la sua efficacia risiede proprio nella sua semplicità: essendo una forma di ginnastica alternativa laicizzata è approcciabile da tutti, a prescindere dalla religione, dalla preparazione fisica, dall’età, dai preconcetti che si possono nutrire nei confronti dello Yoga tradizionale.
Fare Hatha Yoga trasmette felicità grazie al connubio di tecniche di respirazione e lavoro muscolare. A volte anche dei semplici esercizi di respirazione possono aprire le porte all’autoconsapevolezza. Con alcune sequenze motorie, inoltre, diminuiscono particolari dolori muscolari, dal tratto cervicale a quello sacrale. Varie ricerche confermano che l’Hatha yoga, se praticato con costanza e serietà, funge da terapia alternativa in casi di ipertensione, diabete disturbi depressivi, sindrome premestruale fino ad abbracciare condizioni particolari come la gravidanza.
In tutte le forme di Yoga, che sia il Kundalini o il Bhakti o lo Jnana o l’Hatha yoga, l’esperienza deve passare attraverso noi stessi, in prima persona.
A CHI è RIVOLTO?
Molte esperienze documentate hanno provato come la pratica dell’Hatha Yoga riesca a trovare sviluppi positivi in tutte le fasi di vita dell’uomo. In particolare, in età prescolare questo argomento ha aperto una vera e propria spaccatura di pensiero. Da una parte si sono visti schierati studiosi pedagoghi sfavorevoli all’introduzione dell’Hatha yoga in ambiente scolastico, in quanto il bambino non ha la coscienza dell’adulto da poter eseguire le sequenze motorie con cognizione di causa, bensì in modo meccanico così da perdere il senso della disciplina e quindi non trarre alcun beneficio. Dall’altra parte, invece, si vedono criticate le certezze di pedagogisti che credono nella pratica dello yoga nel contesto scolastico, promuovendone gli aspetti motori e coordinativi che ne scaturiscono. Per esempio, affinchè venga acquisita al meglio la capacità di equilibrio e coordinazione può essere ripresa la “posizione dell’albero” in cui sostanzialmente si mantiene l’equilibrio su appoggio monopodalico. Trattandosi di una fase sensibile in cui il bambino apprende per mezzo del gioco, sarà proprio all’interno di questa attività che lo yoga, con le sue posizioni statiche e dinamiche, può trovare accoglimento; ad esempio, rendendo la pratica ludica più divertente, il bambino si sente attratto dai nomi delle àsana (posizioni): la “posizione del cammello” o “del cane che guarda in basso” possono dare spunto a nuovi giochi di gruppo. Per quanto riguarda i preadolescenti, l’Hatha yoga, oltre che uno stimolo ad allenare gruppi muscolari tendenzialmente poco considerati, rappresenta un mezzo che sostiene mentalmente lo sportivo che pratica a livello agonistico. Molti esercizi, infatti, mirano al recupero di un assetto posturale corretto, evitando di incorrere in disturbi come paramorfismi e dismorfismi. Grazie a questo aspetto, l’Hatha yoga è molto apprezzato anche da chi ha superato l’età adolescenziale, riportando sul proprio fisico le trascuratezze, figlie dell’epoca moderna, il cui progresso tecnologico diventa l’imputato principale. Accolto positivamente anche da chi ha difficoltà di concentrazione, da chi vive in funzione degli orari da rispettare, da chi cerca un sostegno per affrontare tutto ciò che ne consegue. E basterà così lavorare sulla respirazione, correggendola e abbinandola ad uno stretching muscolare che andrà a rilassare i vari distretti del corpo. Una persona stressata respira male, in modo affannato, mettendo così sotto sforzo polmoni e cuore e avviando una serie di processi deleteri per l’organismo. Non è detto che tutti in assoluto trovano la soluzione ai propri problemi nell’Hatha Yoga, ma sono veramente poche le testimonianze a favore del suo fallimento.
Per avvicinarsi alla pratica di Hatha yoga non sono richieste prestazioni particolari o abilità atletiche. Il principio con cui ci si avvia verso questa disciplina parte proprio dalla non-violenza, intesa verso se stessi: nessun movimento non giustificato che possa arrecare danno ad un fisico che ancora non è pronto. I risultati sono progressivi, ovvero non si arriverà mai alla conquista totale di una posizione, bensì si lavora al suo miglioramento con la continua pratica, lasciando le acrobazie da spettacolo a più virtuosi.
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